L’artrosi e l’infiammazione della matrice
Le più recenti evidenze scientifiche confermano che l’artrosi — o osteoartrosi — deve essere affrontata con un approccio sistemico, come già indicava Ildegarda di Bingen più di 900 anni fa.
Le connessioni tra artrosi e altre malattie croniche sono oggi ben documentate: esistono meccanismi comuni, come l’infiammazione sistemica cronica, la produzione eccessiva di radicali liberi (ROS) e alcune influenze genetiche.
Tra le patologie associate all’artrosi troviamo l’osteoporosi, la sarcopenia, le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, i disturbi neurologici, le alterazioni della salute mentale e persino alcuni tipi di cancro.
Tutte condividono uno stato infiammatorio persistente, influenzato da fattori genetici, metabolici e da stili di vita scorretti.
L’infiammazione della matrice extracellulare
Al centro di queste connessioni si trova la matrice extracellulare: lo spazio tra le cellule che permette il passaggio dei nutrienti e il drenaggio delle tossine.
Quando questa matrice si infiamma o si densifica, perde la capacità di svolgere le sue funzioni di scambio, provocando un accumulo di tossine e una riduzione dell’ossigenazione dei tessuti.
Secondo Ildegarda di Bingen, questa densificazione — che descriveva come una forma di muco — rappresenta il segno tangibile della tossicità e dell’infiammazione interna.
Una matrice “sporca” non solo compromette le articolazioni, ma influisce anche sullo stato psichico, generando stanchezza, umore basso e rigidità mentale.
In questo senso, l’artrosi non è solo una malattia articolare, ma una manifestazione visibile di un’alterazione profonda dell’equilibrio corpo-mente.
L’artrosi secondo Ildegarda di Bingen
Nella visione ildegardiana, le patologie da incontinenza — tra cui rientra anche l’artrosi — rappresentano le malattie croniche caratterizzate da freddo, umidità e stasi.
Queste condizioni generano infiammazione, rigidità, dolore e stanchezza: segni di un sistema che ha perso calore vitale e movimento interiore.
Sono malattie subdole e lente nel manifestarsi, spesso riconosciute solo quando si esprimono con dolori intensi e limitazioni funzionali.
Il termine reuma, con cui si definiscono le patologie reumatiche, rimanda proprio all’idea di “flusso” o catarro: un muco che, secondo Ildegarda, circola nel corpo favorendo anche l’insorgenza di batteri e parassiti, aggravando così il quadro infiammatorio sistemico.
Tra i vizi che favoriscono l’artrosi, Ildegarda indicava l’ingordigia, cioè la tendenza a un’alimentazione eccessiva o disordinata.
Una cattiva alimentazione genera intossicazione cronica, sovraccarica gli organi emuntori (fegato, reni, intestino) e alimenta l’infiammazione della matrice extracellulare.
I rimedi di Ildegarda per l’artrosi
Nella medicina ildegardiana, la cura inizia sempre con la purificazione della matrice e il ripristino dell’equilibrio gastroenterico, considerato il centro del benessere immunitario e infiammatorio.
1 – Elettuario alla Galanga: il rimedio principe per il dolore
Il rimedio principale per ogni forma di dolore articolare è l’Elettuario alla Galanga, formulazione che incarna la visione di Ildegarda secondo cui il sistema digestivo è alla base dell’infiammazione sistemica.
La galanga possiede proprietà antinfiammatorie e antireumatiche, ma anche antibatteriche e antiparassitarie, grazie alla presenza di chiodi di garofano e noce moscata.
Inoltre, favorisce il drenaggio epato-renale e sostiene la funzione della milza.
Nei casi più gravi, può essere associato alle compresse di Galanga, che agiscono sia come antireumatico sia come supporto digestivo, spesso necessario nei pazienti con osteoartrosi.
Nasturtium Elisir: depurativo e riscaldante della matrice
Altro rimedio fondamentale è il Nasturtium elisir, chiamato da Ildegarda Elisir alla Lemna.
È il depurativo per eccellenza, capace di ripulire e drenare la matrice extracellulare, favorendo l’eliminazione delle tossine e riscaldando lo spazio intercellulare.
In questo modo contrasta la tipica freddezza, rigidità e stasi delle malattie classificate come paralysis.
Inoltre, il Nasturtium favorisce la rigenerazione dell’epitelio intestinale, migliorando la permeabilità e la salute dell’apparato digerente.
Amovidol: sostegno per ossa e articolazioni
L’Amovidol è un rimedio di ispirazione ildegardiana che agisce sul benessere osteoarticolare.
La sua formula combina l’azione antinfiammatoria dell’incenso e del salice con l’effetto remineralizzante e depurativo dell’ortica.
Questo rimedio aiuta a ridurre l’infiammazione articolare e a rinforzare le strutture ossee, favorendo un miglior equilibrio minerale.
Scolopendrium Elisir: per il riequilibrio viscerale e immunitario
Nei casi più gravi, in cui all’artrosi si associano disturbi del sistema immunitario o endocrino, è indicato lo Scolopendrium elisir.
Questo rimedio agisce in profondità su fegato, polmoni e apparato viscerale, contribuendo alla detossificazione e al ripristino dell’energia vitale.
L’azione saturnina dello scolopendrio aiuta a ricostruire e preservare il sistema osteoarticolare, rinforzando il contatto con il proprio sé interiore, secondo la filosofia ildegardiana.
Un approccio personalizzato: il modello Salus Per Animam
Ogni paziente affetto da artrosi presenta caratteristiche uniche e spesso patologie associate che non devono essere trascurate.
Il modello Salus Per Animam di Thesaura Naturae si fonda su una valutazione globale e personalizzata: analizza le connessioni tra sistema fisico, psichico e spirituale, per risalire alla vera origine del disturbo.
Secondo questo approccio, l’artrosi non nasce solo da uno squilibrio fisico, ma ha le sue radici anche nella psiche e nei conflitti interiori, che rappresentano la prima scintilla dell’infiammazione.
Leggi l’intero articolo Artrosi: cause, sintomi e cure naturali secondo la visione di Ildegarda di Bingen su Salus per Animan
Per concludere: l’artrosi come specchio del disequilibrio interiore
L’artrosi è molto più di una patologia articolare. È il riflesso di un’infiammazione sistemica e psichica, di una matrice che ha perso fluidità e calore.
Riequilibrare la matrice extracellulare significa purificare corpo e mente, liberando il flusso vitale e restituendo energia al sistema.
La visione di Ildegarda di Bingen, unita al modello Salus Per Animam, offre un percorso di cura naturale e integrato, capace di restituire al corpo la sua armonia profonda.