La manovra economica
La manovra economica ha ufficialmente preso il via, con lo svolgimento del ciclo di audizioni e la nomina di quattro relatori, uno per ciascun partito della maggioranza: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Come da tradizione, maggioranza e opposizione dovranno ora spartirsi il “tesoretto” destinato agli emendamenti parlamentari, che per quest’anno ammonta a 100 milioni di euro, la metà rispetto al 2024 e appena un quarto di quello disponibile nel 2023. Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato al 14 novembre: da quel momento, prenderà corpo il confronto sia interno alla maggioranza, sia tra Governo e opposizione, sotto la supervisione del Ministero dell’Economia, che ha già ricordato la ristrettezza dei margini per una legge di bilancio da 18,7 miliardi. Dopo il passaggio in Senato, il testo approderà alla Camera, dove – salvo colpi di scena – verrà approvato senza modifiche e con voto di fiducia.
Monocameralismo “di fatto”
Nei primi tre anni della XIX legislatura, solo l’8,5% delle leggi approvate è stato modificato da entrambe le Camere. Il cosiddetto monocameralismo “di fatto” è ormai una prassi consolidata, che vede uno dei due rami del Parlamento assumere di volta in volta un ruolo predominante. Secondo l’ultimo monitoraggio del Servizio studi della Camera, al 13 ottobre scorso le leggi approvate dall’inizio della legislatura sono state 257: di queste, solo 22 hanno seguito un iter di doppia revisione. Per le restanti 235 leggi, pari al 91,5% del totale, le modifiche sono state apportate da un solo ramo del Parlamento. Tra i provvedimenti più coinvolti da questa dinamica figurano, in particolare, le leggi di conversione dei decreti-legge.
Regionali al rush finale
Le Regionali si avvicinano al rush finale e gli ultimi sondaggi confermano un quadro favorevole al centrosinistra. Secondo le rilevazioni, in vista del voto del 23 e 24 novembre, il centrosinistra sarebbe in vantaggio in due delle principali regioni chiamate alle urne, Campania e Puglia, mentre al centrodestra andrebbe il Veneto. I dati, che sembrano confermare le previsioni circolate nelle ultime settimane, porterebbero quindi a un sostanziale equilibrio: dal 2-1 iniziale per la coalizione guidata da Giorgia Meloni – che ha già vinto in Marche e Calabria, mentre il centrosinistra ha conquistato la Toscana – si passerebbe a un 3-3 complessivo dopo questa tornata. In Puglia, la media YouTrend assegna al candidato del centrosinistra Antonio Decaro un netto vantaggio, con il 64,4% dei consensi, contro il 33,1% di Luigi Lobuono. In Campania si registra un vantaggio di 7 punti di Roberto Fico, sostenuto dal centrosinistra (52%), su Edmondo Cirielli (45%). Per quanto riguarda il Veneto, vi è un vantaggio netto del candidato di centrodestra, Alberto Stefani, con il 61,3% su Giovanni Manildo, fermo al 32%.
Tregua tra UE e Cina
Tregua tra Unione Europea e Cina sul fronte delle terre rare e dell’export di microchip. Dopo una telefonata tra il commissario europeo Šefčovič e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao, a Bruxelles si è svolto un incontro tra i funzionari delle due delegazioni che ha portato a un primo risultato concreto: la Cina sospenderà per un anno la decisione, adottata poche settimane fa, di limitare in modo significativo la vendita di microchip verso l’Europa. La misura, che aveva messo in allarme diversi comparti industriali – in particolare quello automobilistico tedesco – rischiava di rallentare la produzione in settori strategici per l’economia europea. La distensione tra le parti ha inoltre sbloccato il caso Nexperia, la società olandese di proprietà cinese al centro delle tensioni commerciali dopo la decisione di Amsterdam di nazionalizzarla. La Cina ha annunciato che alcuni chip prodotti da Nexperia saranno esonerati dal divieto di esportazione, riducendo così il rischio di una nuova crisi nella fornitura di semiconduttori
Social Review: i trend topic dell’ultimo mese
Giorgia Meloni
Il politico più performante sul tema Riforma della Giustizia è Giorgia Meloni, che in un post su Instagram ha condiviso la notizia dell’approvazione in quarta lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia: “Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo.” Il contenuto, in cui è presente un selfie dal proprio ufficio della Presidente del Consiglio, è tra i post politici con più engagement del mese (344.4K interazioni). Nel dibattito italiano online il picco di menzioni è concomitante proprio all’approvazione della riforma, avvenuta il 30 ottobre (15.7K menzioni), e al giorno successivo. Considerando l’ultimo mese si contano 109K menzioni e 4.2 milioni di interazioni.
Giuseppe Conte
L’esponente politico italiano con l’uscita più performante sul tema Attentato a Sigfrido Ranucci è Giuseppe Conte. In un post su Facebook, il leader del Movimento 5 Stelle ha pubblicato una foto del conduttore di Report, esprimendogli la propria vicinanza: “La bomba che ha distrutto la sua auto e quella di sua figlia, che poteva ucciderli, è un attacco a tutti noi. Dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza a un giornalista che combatte ogni giorno per difendere centimetro dopo centimetro la sua libertà nel servizio pubblico.” Il contenuto ha raggiunto 53.1K interazioni. Nel grafico sottostante si nota un evidente picco di menzioni in Italia il 17 ottobre (54.7K menzioni), relativo all’attentato subito dal giornalista nei pressi della propria abitazione. Le citazioni totali in Italia nell’ultimo mese sono state 164.9K, mentre il tasso di engagement ha raggiunto 13.2 milioni di interazioni.