Dalla Contro-conferenza sulle droghe un appello alle Regioni al voto - CNCA

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Dalla Contro-conferenza sulle droghe un appello alle Regioni al voto
Appello per le elezioni regionali 2025

A poche ore dal voto per il rinnovo delle amministrazioni regionali in Veneto, Campania e Puglia, la rete delle associazioni della società civile che dal 6 all’8 novembre scorso ha autoconvocato la Contro-conferenza “Sulle droghe abbiamo un piano, lancia un appello a tutte le liste affinché le Regioni si facciano carico di:

  • Prevedere uno storno, di almeno il 10%, di quanto investito nella riduzione dell’offerta per potenziare politiche di riduzione del danno (RdD) e limitazione dei rischi (LdR).
  • Includere nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) tutte le misure di RdD/LdR validate a livello europeo e internazionale, a partire da stanze del consumo e drug checking.
  • Promuovere l’attuazione dei LEA della Riduzione del Danno, previsti dalla legge, attraverso delibere regionali e iniziative presso la conferenza Stato-Regioni per un Accordo attuativo a livello nazionale.
  • Prevedere un piano straordinario per la salute e la sicurezza delle persone più giovani, superando approcci da tolleranza zero, anche grazie all’adozione di un’educazione laica sulle droghe, messa in sicurezza dei contesti di uso attraverso interventi mirati di RdD/LdR.
  • Ridefinire l’accesso al sistema dei servizi sociali, abitativi, di inserimento lavorativo, attraverso il superamento dei criteri di selettività e meritevolezza sulla base di comportamenti quali l’uso di sostanze.
  • Promuovere l’accesso a terapie a base di piante, sostanze e molecole contenute nelle tabelle nazionali e internazionali, semplificando la burocrazia e informando sull’impiego palliativo, compassionevole e innovativo di molecole psicoattive.
  • Promuovere un Nuovo Accordo Stato-Regioni per la “Riorganizzazione del sistema dei servizi per la Tutela della Salute delle Persone che Usano Droghe” da inserire in una strategia centrata sulla regolazione sociale del fenomeno alternativa al modello repressivo e stigmatizzante penale e patologico anche con delibere regionali preliminari.
  • Promuovere una gestione integrata con il Terzo settore e la cooperazione sociale, riconoscendo al Terzo settore una funzione pubblica integrativa e non alternativa e garantendo retribuzioni adeguate e stabili alle persone che lavorano nel sistema dei servizi, in attuazione del Codice del Terzo Settore.
  • Promuovere ricerche qualitative come strumento di conoscenza dei fenomeni e loro mutamenti.

La Contro-conferenza è stata convocata da: A Buon Diritto, ARCI, Antigone, Associazione Luca Coscioni, CGIL, CNCA, Comunità di San Benedetto al Porto, Forum Droghe, Gruppo Abele, ItaNPUD, ITARDD, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, L’Isola di Arran, LILA, Meglio Legale e Tutela Pazienti Cannabis Medica.

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Mariano