Fingerprint: l’ “impronta digitale” per la stampa offset di qualità al CSQ

Compatibilità
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La ricerca della qualità ottimale di stampa passa attraverso rigorose misurazioni”. Lo riafferma con forza David Serenelli, docente di tecnologie grafiche all’ITS Angelo Rizzoli ed alla NABA di Milano, ed alla Fondazione Daimon di Saronno, in queste settimane impegnato a prendere le “impronte digitali” delle macchine da stampa offset del CSQ di Erbusco (Bs). “E’ l’iniziativa fingerprint – impronta digitale – che ha l’obiettivo di mappare la densità e la colorimetria ideale di ogni macchina rotativa, in funzione delle carte utilizzate, e trasferire i dati al sistema elettronico di controllo dei calamai, in modo da avere sempre la migliore qualità di stampa possibile per ogni prodotto”. Il sistema funziona grazie alla totale automazione del flusso di lavoro, che il CSQ offre a tutti i propri clienti. Periodicamente, oppure dopo importanti aggiornamenti hardware o software, come quelli di recente introdotti al CSQ  in prestampa e in stampa offset, si creano delle curve di trasferimento linearizzate per le lastre, si stampa la chart test sulla bobina di carta, e poi si analizzano le densità con uno spettrofotometro, modificando di volta in volta i calamai. Quando il risultato è ottimale, i settaggi in produzione vengono trasmessi in remoto al quartier generale di Q.I. Press Control, in Olanda – fornitore del sistema di controllo automatico IDS 3D – che li trasforma, con un procedimento matematico, nel target di qualità da utilizzare per la stampa dei prodotti su quella specifica rotativa e su quella specifica tipologia di carta. E questi valori sono l’ “impronta digitale offset”. Il procedimento fingerprint viene sviluppato per ogni macchina da stampa offset e per i tre diversi supporti in uso: carta bianca, carta salmone e carta migliorata. “Per noi il fingerprint non è una novità. Sono almeno dieci anni che lo implementiamo” spiega Dario De Cian, Direttore generale del CSQ. “Il nostro livello di automazione industriale ci consente l’allineamento costante ai più alti standard qualitativi possibili”. E i vantaggi per i clienti sono notevoli: scarti ridotti al minimo, economie di scala sull’uso dei materiali di consumo, colorimetria impeccabile del prodotto finale e qualità costante lungo tutto il ciclo produttivo.

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