Per avere impianti nei tempi previsti serve applicare le norme vigenti, semplificare ulteriormente con aree idonee e di accelerazione e strutturare gli uffici secondo le nuove necessità
Roma, 12.6.2025: In occasione della Giornata Mondiale del Vento 2025, si è tenuto oggi a Roma il Convegno organizzato dall’ANEV dal titolo “Semplificare l’eolico per accelerare la transizione energetica e ridurre i costi in bolletta”. L’evento ha riunito Istituzioni, operatori del settore energetico e rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste per un confronto concreto sul ruolo strategico dell’energia eolica nella decarbonizzazione del sistema energetico italiano.
L’energia eolica è oggi una delle tecnologie più promettenti per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Italia e dell’Europa: produce energia elettrica in modo sostenibile, riduce la dipendenza dai combustibili fossili e consente un abbattimento dei costi energetici, a beneficio di cittadini e imprese.
Durante l’evento è stato sottolineato come sia fondamentale innanzitutto applicare le tempistiche attualmente previste e spesso disattese, poi intervenire sul quadro normativo per semplificare e velocizzare ulteriormente i processi autorizzativi e infine investire in infrastrutture e reti intelligenti, favorire l’innovazione e potenziare gli uffici preposti con competenze e risorse adeguate. Inoltre dall’eolico offshore e dalle tecnologie digitali come l’intelligenza artificiale, potrà arrivare un ulteriore significativo impulso per rendere il sistema elettrico più efficiente, stabile e competitivo, e per ridurre la dipendenza energetica italiana.
L’apertura dei lavori è stata fatta da Simone Togni, Presidente dell’ANEV, che ha dichiarato: “Avvicinare i tempi previsti dalle normative ai tempi reali di autorizzazione degli impianti è la priorità da seguire e per farlo servono risorse in qualità e quantità adeguate alla sfida. Rendere poi più semplice lo sviluppo dell’eolico è doveroso e significa rimuovere ostacoli che oggi rallentano una delle soluzioni più efficaci per affrontare la crisi climatica, economica ed energetica. Non si tratta solo di modificare regole o procedure, ma di compiere una scelta strategica per il futuro del Paese. Oggi, l’energia eolica rappresenta una delle fonti rinnovabili più mature, sostenibili e competitive, ma è ancora frenata da iter autorizzativi complessi e tempi troppo lunghi per il loro rilascio. Snellire questi processi e potenziare gli uffici pubblici significa accelerare concretamente la transizione energetica, contribuire in modo diretto al raggiungimento degli obiettivi climatici europei e, soprattutto, generare un impatto positivo per famiglie e imprese, attraverso una riduzione strutturale dei costi in bolletta. In un momento in cui la sicurezza energetica e l’indipendenza dalle fonti fossili sono priorità strategiche, dare slancio all’eolico è una risposta concreta, efficace e non più rinviabile”.
I saluti istituzionali sono stati affidati, invece, a Luca Barberis, Direttore Fonti Rinnovabili GSE.
Hanno poi proseguito e dato un importante contributo:
Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento Terna “L’incremento della produzione da fonti rinnovabili, fondamentale non solo per la decarbonizzazione ma anche per contribuire all’indipendenza energetica del nostro Paese, rappresenta una sfida crescente per il sistema elettrico. Dal punto di vista operativo, le giornate con elevata penetrazione di rinnovabili e basso carico residuo sono sempre più frequenti e il contributo alla sicurezza fornito dagli impianti eolici, già oggi fondamentale, sarà sempre più rilevante. Sul fronte dei mercati, stiamo assistendo a un aumento delle ore a prezzi bassi o nulli. Tale fenomeno rappresenta un’opportunità da cogliere per ridurre i costi dell’energia. È quindi fondamentale affiancare ai mercati spot dei meccanismi di contrattualizzazione a termine: strumenti come il FER-X e l’Energy Release, entrambi basati su contratti per differenza (CfD), possono garantire la sostenibilità finanziaria delle FER e il loro contributo al sistema elettrico nazionale in termini di sicurezza e stabilità. La partecipazione attiva delle FER ai mercati è un elemento imprescindibile che richiederà la definizione di ciò che serve per garantire l’equilibrio ottimale tra efficienza del sistema e tutela degli investimenti”.
Gianni Vittorio Armani Presidente Elettricità Futura “L’eolico riveste un ruolo centrale nella transizione energetica. Il repowering degli impianti esistenti e la diffusione dei contratti di acquisto di energia a medio-lungo termine (PPA) sono due soluzioni concrete e già disponibili al caro energia, perché consentono di aumentare la produzione rinnovabile senza nuovo consumo di suolo e di trasferire i vantaggi delle rinnovabili sui costi dell’energia, sganciandoli da quelli del gas” ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, Presidente di Elettricità Futura”.
Massimo Ricci Direttore della Divisione Energia ARERA
È stato trasmesso un videomessaggio del Viceministro on. Vannia Gava del MASE, la quale ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento e ha scelto di partecipare, seppur a distanza, proprio per testimoniare il suo sostegno e il suo interesse per i temi affrontati.
A seguire si è affrontato il tema dal punto di visto dei principali operatori del settore, tra cui:
Mauro Fabris, Direttore Rapporti Istituzionali, Relazioni Esterne e Mercato Regolato di Renexia “Purtroppo, il recente decreto Fer2 rischia di lasciare al palo l’eolico offshore galleggiante perché prevede solo 3,8 GW al 2028. Per favorire lo sviluppo di una vera filiera industriale e aumentare la sicurezza energetica del Paese si dovrebbe ragionare su un obiettivo di almeno 15 GW al 2040, con un target intermedio al 2030 di 8-10 GW. La domanda di energia è in costante crescita e il Paese ha bisogno di ampliare l’energy mix anche con il fondamentale apporto dell’eolico offshore e perché ciò accada è necessario rivedere l’impostazione del FER2 o predisporre un nuovo decreto ad hoc”.
Andrea Riccardi Head of Sales Sany Italia “In qualità di Direttore Commerciale di Sany, quinto costruttore mondiale di turbine eoliche onshore, desidero sottolineare l’urgenza di semplificare l’iter burocratico per il suo impatto positivo su tutta la filiera. In effetti, i costruttori di turbine attraverso la ricerca e lo sviluppo tecnologico continuano ad’aumentare l’efficienza delle macchine riducendone i costi e migliorando gli standard qualitativi e di sicurezza, di fatto rendendo la produzione di energia pulita ancora piu’ competitiva rispetto alle fonti tradizionali. Tuttavia, questi progressi vengono spesso vanificati da procedure amministrative troppo lente: l’iter autorizzativo medio richiede più tempo dello sviluppo di una nuova turbina, con il risultato che, al momento dell’approvazione, la macchina risulta già superata. Le difficoltà nell’aggiornare i permessi per l’uso di tecnologie più moderne, unite alle attuali lacune normative in tema di repowering, ostacolano il pieno sfruttamento del potenziale dell’energia rinnovabile. Per questi motivi, siamo convinti che la semplificazione amministrativa rappresenti un acceleratore decisivo per la transizione energetica”.
Marco Peruzzi Executive Vice President Edison
Luca Bragoli Chief Regulatory & Pubblic Affairs Officer Erg “Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è cruciale sfruttare il potenziale del repowering eolico, che consente di produrre più energia rinnovabile in modo più efficiente, valorizzando siti già disponibili. Ma serve anche accompagnare la crescita della domanda elettrica, spinta dall’elettrificazione dei consumi, con investimenti di rete e strumenti di flessibilità, così da garantire un sistema resiliente, sostenibile e in equilibrio”.
Paolo Raia, Country Chair RWE Renewables Italia “Per accelerare la transizione energetica e garantire benefici concreti a cittadini e imprese, è indispensabile un quadro normativo stabile e coerente. L’instabilità legislativa e i frequenti cambiamenti durante l’iter autorizzativo frenano gli investimenti e rallentano lo sviluppo dell’eolico. È il momento di fare sistema e costruire insieme un percorso chiaro e affidabile, che dia fiducia agli operatori e valore ai territori”.
Il confronto si è concluso con il punto di vista delle Associazioni Ambientaliste:
Stefano Ciafani Presidente Legambiente “Siamo in un momento decisivo per la transizione energetica in Italia. Dopo l’importante sentenza del TAR Lazio sul ricorso di ANEV, che aspettavamo con grande impazienza, speriamo che il Paese impari, d’ora in poi, dai tanti errori fatti. Il MASE riscriva in tempi brevi il decreto sulle aree idonee e semplifichi davvero gli iter normativi per la realizzazione degli impianti, a partire dai progetti di repowering. Il ministro della Cultura deve fare la sua parte, cambiando approccio, e lo stesso devono fare le Regioni, investendo in personale e competenze per velocizzare gli iter autorizzativi. Solo così daremo una svolta alla rivoluzione energetica italiana, aumentando l’indipendenza dall’estero e abbassando la bolletta”.
Giuseppe Onufrio Direttore Greenpeace “La transizione energetica rimane un obiettivo strategico sia per la lotta alla crisi climatica sia per la sicurezza energetica del Paese. Per ridurre strutturalmente la dipendenza dal gas – che è quella che costa in termini ambientali e sulla bolletta – l’unica via certa è quella delle rinnovabili e l’eolico può dare un contributo decisivo. Le norme sulle “aree idonee” vanno riscritte per sviluppare questa fonte e non per ostacolarla, il repowering dell’esistente – con minori pale di maggior potenza, va autorizzato in modo rapido e certo”.
Silvia Lazzari, Climate and Energy Officer WWF “Le incertezze e i continui mutamenti regolatori stanno generando un effetto paralizzante nel settore delle rinnovabili. A seguito dell’annullamento da parte del TAR Lazio del decreto aree idonee e della rilevante interpretazione giurisprudenziale fornita in merito alle aree non idonee, emerge con chiarezza la necessità di prendere atto, una volta per tutte, che il settore delle energie rinnovabili richiede con urgenza un quadro normativo stabile, coerente e chiaro”.
Subito prima delle conclusioni del Presidente Simone Togni, è intervenuto Alessandro Noce, Direttore Generale della DG MIE che analizzato il punto di vista del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Durante l’evento è stato presentato uno studio commissionato a Vis Factor, che ha condotto un’indagine articolata attraverso un sondaggio nazionale e un’analisi approfondita dei social media per valutare il livello di accettabilità dell’energia eolica nel nostro Paese. I risultati emersi sono significativi: oltre il 75% degli italiani si dichiara favorevole all’eolico. Le principali ragioni di questo ampio consenso risiedono nella natura pulita di questa fonte energetica e nei benefici economici che comporta, in particolare la riduzione dei costi in bolletta. L’eolico si conferma così come la fonte di energia rinnovabile più apprezzata dagli italiani.