Alberto Barachini, Sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, interviene durante l’evento del Circolo della Stampa a Pisa a proposito del benessere e dell’importanza delle edicole.
Ricordato il provvedimento del Governo che ha stanziato 17 milioni di euro a favore delle edicole e dei punti vendita esclusivi di quotidiani. Il contributo serviva per raggiungere maggiormente le aree poco abitate e poter garantire un’informazione capillare anche nei piccoli borghi italiani più interni.
Isole strategiche
Punto focale del discorso di Barachini è l’importanza strategica delle edicole. Le quali sono “un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini”.
Un punto di incontro, di scambio, di aggiornamento, che tuttavia chiudono i battenti nelle aree più remote. Il loro potenziale e la loro storica importanza non sono da contraddire, tuttavia sembra sempre più difficile imbattersi in una edicola fiorente ed aperta anche la domenica in una città di medio grandezza, riconosce Barachini.
“Pensiamo che sia opportuno che questi punti vendita restino aperti perché sono un presidio di democrazia”. Per questo, Barachini afferma con convinzione che le edicole sono “il presente dell’informazione, sono un punto di contatto fondamentale e sono luoghi dove i cittadini formano la propria coscienza democratica e la propria coscienza critica”.
Eppure, i dati sulle vendite dei cartacei continuano a mostrare una tendenza sempre più rossa. Soprattutto le percentuali delle vendite nelle edicole mostrano mensilmente numeri che lievitano nella sfera negativa, raggiungendo anche doppie cifre importanti.
Per quanto il mega-stanziamento del governo abbia dato una boccata di ossigeno al comparto, la chiusura di edicole, fenomeno sempre più dilagante, va a contribuire a un circolo vizioso difficile da interrompere. Considerando anche lo spostamento sempre più verso il digitale, la domanda è non solo l’importanza delle edicole quali poli strategici, ma il loro ruolo sul suolo e nel tessuto sociale italiano, in relazione al contesto economico editoriale.
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